Chi legge questo titolo può essere portato a pensare che si tratti di uno dei tanti
manuali sul come stare bene e felici e vivere sani attivando tutte le funzioni curative che
sono nel nostro corpo.
Questa impressione non è del tutto erronea, ma il corpo di cui si parla qui è
il gruppo degli operatori che, a vario titolo, lavorano in uno dei tanti servizi domiciliari,
di comunità o di ricovero (per anziani, handicappati, malati organici o colpiti da malattia
mentale etc.) che compongono l'universo pubblico o privato della nostra assistenza.
Questo libro parla appunto delle condizioni che possono trasformare un qualsiasi insieme di persone
che si trova spesso per caso a lavorare fianco a fianco, in un gruppo di lavoro che diventa via via
capace di prendersi cura in maniera cosciente e possibilmente piacevole sia di se stesso sia degli
assistiti che gli vengono affidati. Sono condizioni legate anche alle risorse economiche, ma soprattutto
al modo in cui le risorse affettive e professionali di ogni operatore concorrono ad organizzare il lavoro
sulla base di una identità chiara e condivisa che il servizio si può dare.
Chi rifornisce i rifornitori d'assistenza? Quali i tempi, i luoghi, le occasioni ed i modi in cui un "corpo"
di operatori curato, diventa curante? Qui si cerca di dare una risposta concreta e praticabile ovunque
a queste domande che in ogni gruppo di lavoro gli operatori si pongono.
Giovanni Braidi, sociologo, psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, già operatore
con ruoli diversi presso i Servizi Psichiatrici di ricovero e territorio dell'USL di Parma e Fidenza e presso
il Servizio materno infantile dell'USL di Reggio Emilia. E' professore a contratto di geragogia e riattivazione
sociale degli anziani presso la Scuola di geriatria dell'Università di Parma. E' consulente e formatore
presso diverse strutture pubbliche e private che si occupano di assistenza e autore di varie pubblicazioni fra cui:
Affetti e relazioni nel lavoro di assistenza (Angeli, 1997).