La malattia di Alzheimer


    E' una malattia organica dovuta alla morte progressiva e irreversibile di parti di cellule cerebrali, che perdono la capacità di comunicare tra loro. Si perde cioè la capacità associativa delle diverse aree della corteccia cerebrale. Nelle fasi terminali della malattia la progressiva povertà cellulare si traduce un una atrofia (rimpicciolimento del cervello).
    La causa è ancora sconosciuta.
    L'Alzheimer non ha nulla a che fare con l'arterosclerosi del cervello, anche se quest'ultima e le malattie dell'apparato cardio-circolatorio possono essere una causa di demenza. Non è un'encefalite, anche se questa può provocare un deterioramento intellettuale. Non è un tumore. Nella maggior parte dei casi è una malattia sporadica, ovvero non a carattere familiare.

Come riconoscerla

    Inizia in maniera subdola e insidiosa: spesso i familiari e gli amici non si accorgono del suo apparire. Nei primi tempi, chi ne è colpito riesce facilmente a nascondere la sua malattia. La prima fase della malattia può durare da uno a quattro anni ed è caratterizzata da una leggera perdita della memoria e una progressiva incapacità a imparare nuovi concetti, nuove tecniche, nonchè ad esprimersi e comprendere. Mutano il carattere e la personalità e i rapporti con il mondo esterno si fanno difficoltosi.
    In una fase successiva peggiorano le difficoltà già presenti e le azioni della vita di ogni giorno diventano per il malato problemi insolubili. La progressiva perdita della memoria (amnesia e incapacità di ricordare le informazioni già acquisite), spiega la maggior parte dei problemi che il malato si trova ad affrontare. La mancanza di memoria autobiografica (dove vivo?, quali sono le mie parentele? ...), la perdita della memoria riguardante il significato delle parole o lo svolgimento delle attività più comuni, rendono il malato perennemente insicuro e incerto.

Un male ignorato

    La malattia di Alzheimer, a differenza di altre, non fa notizia perchè riguarda i vecchi e non è contaggiosa.
    In Italia, tuttavia, ha già colpito più di 600.000 persone e la sua diffusione è destinata ad aumentare.
    Attualmente, nel Servizio Sanitario Nazionale non esistono sufficienti centri specializzati di diagnosi e cura, nè adeguato personale di assistenza. Con il risultato di lasciare troppo spazio alle speculazioni dei privati. Chi ne è colpito ha bisogno di un'assistenza di 24 ore al giorno, e nella maggior parte dei casi la famiglia è costretta a sopportarne interamente il carico.

  
La malattia di Alzheimer

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